Spettacolo teatrale :
LA PENTOLA DELL'ORO
Liberamente tratto da Plauto, drammaturgica elaborazione e regia di FRANCESCO PARISE
Liberamente tratto da Plauto, drammaturgica elaborazione e regia di FRANCESCO PARISE
TRAMA: è la storia di un vecchio avaro, di nome Eucoliòne, che appena si fida di se stesso. Un giorno scavando in casa sua, rinviene una pentola colma di denari, la seppellisce per bene e la custodisce, logorandosi salute e cervello. Leccònide ne aveva sedotto la figlia. Frattanto il vecchio Metàduro è indotto dalla sorella Ignòmia a prender moglie e chiede la mano della figlia dell'avaro, detta Cintarella. Il vecchio, molto diffidente, gliela promette a stento; timoroso per la pentola, la toglie di casa, occultandola in vari luoghi. Il servo di Leccònide, un ambiguo Astutazzo, tende agguati alla pentola, e Leccònide stesso prega lo zio Metàduro di cedere a lui, che l'ama, la promessa sposa. Eucoliòne ha perduto nel frattempo la pentola per l'astuzia del ladro, ma la ritrova insperatamente e ben lieto concede la figlia in sposa a Leccònide.
"Naturalmente il copione è stato riveduto e corretto, ma anche aggiornato, elaborato, reinventato, ricostruito, in qualche caso stravolto, facendo attenzione al contesto farsesco della commedia. Essa, nell'originale, non contiene un finale; io ho provato a riscriverne uno, il più semplice e coerente possibile agli avvenimenti della storia. La cosa "stramba", che, da buon bigotto borghese, mi ha molto sorpreso, è la leggerezza con cui si “tratta” di uno stupro. Infatti Lecconide, figlio di Ignomia, mette incinta Cintarella, praticamente violentandola, colpa, sembrerebbe, dei fumi dell'alcol e di una gioventù prorompente" (Francesco Parise)
"Naturalmente il copione è stato riveduto e corretto, ma anche aggiornato, elaborato, reinventato, ricostruito, in qualche caso stravolto, facendo attenzione al contesto farsesco della commedia. Essa, nell'originale, non contiene un finale; io ho provato a riscriverne uno, il più semplice e coerente possibile agli avvenimenti della storia. La cosa "stramba", che, da buon bigotto borghese, mi ha molto sorpreso, è la leggerezza con cui si “tratta” di uno stupro. Infatti Lecconide, figlio di Ignomia, mette incinta Cintarella, praticamente violentandola, colpa, sembrerebbe, dei fumi dell'alcol e di una gioventù prorompente" (Francesco Parise)
Durata spettacolo : 80 Minuti circa ( possibile e , sconsigliabile ma , dividerlo in parti dovuta )
Genere: Farsa ( comico stupido ma non )
Approfondimenti :
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INFO: teatrolab@teletu.it- Melucci Gerardo : 3291279227 - Francesco Parise : 3386539775
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